Collaboratori del dirigente
Prof.ssa Adriana Daccà – 1° collaboratore
Legittimazione
Tali figure, che sono fondamentali per l’Istituto, sono individuate da:
Art. 34 CCNL Quadriennio Giuridico 2006 – 2009 – Attività di collaborazione con il dirigente scolastico
“1. Ai sensi dell’art.25, comma 5, del Decreto Legislativo n. 165/2001, in attesa che i connessi aspetti retributivi vengano opportunamente regolamentati attraverso gli idonei strumenti normativi, il dirigente scolastico può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, di docenti da lui individuati ai quali possono essere delegati specifici compiti. Tali collaborazioni sono riferibili a due unità di personale docente retribuibili, in sede di contrattazione d’Istituto, con i finanziamenti a carico del fondo per le attività aggiuntive previste per le collaborazioni col dirigente scolastico di cui all’art.86, comma 2, lettera e) “
Le nomine sono annuali; vengono retribuite con il Fondo per il miglioramento dell’Offerta Formativa in base all’impegno orario stabilito in sede di contrattazione di Istituto.
Compiti – primo collaboratore
- Collabora strettamente con il D.S. nella gestione dei vari plessi dell’istituto e nei rapporti con gli alunni, famiglie, docenti, personale ATA ed Enti esterni
- Coordina il Piano dell’Offerta Formativa
- Accoglie i nuovi docenti
- Collabora con i collaboratori di plesso e/o fiduciari al fine di favorire la coesione dello Staff del D.S.
- Cura la formazione delle classi e la compilazione delle graduatorie interne
- Cura la calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli incontri con le famiglie
- Organizza attività collegiali
- Coordina con il D.S., con il D.S.G.A., con le Funzioni strumentali preposte e con l’Ufficio Tecnico la Commissione viaggi e Visite guidate
- Presiede la Commissione Orientamento
- Adotta eventuali provvedimenti di urgenza per evitare situazioni di pericolo
- Assicura il puntuale rispetto delle disposizioni del Dirigente Scolastico
In assenza dei Docenti collaboratori del Plesso Sede Centrale, è inoltre anche delegato a:
- Giustificare, nei modi consueti, ritardi ed assenze degli alunni
- Sostituire i Docenti per assenze brevi utilizzando i docenti disponibili secondo un ordine dettato prioritariamente da esigenze didattiche, e comunque secondo quanto precisato nel regolamento di istituto
- Adattare l’orario delle lezioni alle esigenze contingenti
- Adottare, nel rispetto dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, provvedimenti disciplinari urgenti a carico degli alunni
- Curare il rispetto dei divieti previsti dalle Leggi e dai Regolamenti interni
- Vigilare sul regolare svolgimento delle lezioni e delle attività laboratoriali
- Vigilare sul rispetto dell’orario e sul puntuale svolgimento delle mansioni del personale Docente e ATA.
In assenza temporanea del Dirigente scolastico è delegato a sostituirlo solo ed esclusivamente per il periodo di assenza. All’atto del rientro a scuola il Dirigente acquisita di nuovo appieno i propri poteri (e responsabilità) ingenerando la decadenza dall’obbligo di esercizio della funzione vicaria. Ciò comporta la liberazione del docente collaboratore da qualsivoglia responsabilità in ordine ad atti, la cui effettività rientra nel periodo di presenza del dirigente. In altre parole, il Dirigente può decidere di non firmare gli atti deliberati dal vicario, ma ciò non comporterà alcuna responsabilità in capo al medesimo. Fermo restando l’obbligo di ordinaria diligenza del vicario durante l’esercizio della delega.
In assenza temporanea del Dirigente, il docente vicario in sintesi deve:
- svolgere funzioni organizzative ed amministrativo – gestionale sulla base del duplice criterio dell’ordinaria amministrazione e dell’eventuale specifica delega per singoli atti da parte del Dirigente Scolastico;
- non deve intervenire su aspetti della didattica essendo questi di pertinenza prevalentemente del Collegio Docenti e dei Consigli di classe; qualora non sia possibile discernere tra questioni amministrative e didattiche si affida al criterio della prevalenza.